Capitolo successivo Capitolo precedente Indice

5. Installazione di una distribuzione RedHat

La distribuzione Linux RedHat è facilmente ottenibile presso l'indirizzo seguente, oltre che dai vari mirror e dalle varie riproduzioni su CD-ROM.

ftp://ftp.redhat.com/pub/redhat/current

Vantaggi

Adatta agli utenti con poca conoscenza dei sistemi Unix.

Le immagini dei dischetti da utilizzare per l'avvio sono poche e non si pongono problemi di scelta.

Multipiattaforma: sono disponibili versioni alternative e uniformi per le principali architetture.

L'installazione può utilizzare diverse fonti: CD-ROM, NFS, FTP, SMB e un normale disco fisso locale.

I pacchetti che compongono la distribuzione, sono in formato RPM e l'installazione, la disinstallazione e l'aggiornamento sono operazioni semplici.

Al termine dell'installazione, il sistema ha già una buona configurazione di partenza, completa di piccoli accorgimenti per gli utenti meno esperti.

Svantaggi

La versione pubblicata direttamente dalla RedHat Software, contiene alcune applicazioni commerciali per le quali è consentita una sola installazione. Se si vuole installare Linux su più computer, occorre fare attenzione a non installare questi programmi.

Non è possibile installare la distribuzione a partire da dischetti.

5.1 Organizzazione della distribuzione

L'essenziale della distribuzione RedHat, così come appare nei vari FTP, è composto dalle directory seguenti.

Users-Guide

Contiene la documentazione di quella particolare versione, comprendente una guida all'installazione e alla sua configurazione. È fatta molto bene e vale la pena di stamparla.

i386

Contiene tutto quello che riguarda la distribuzione destinata ai PC. I CD-ROM contengono solitamente quello che discende da questa directory o da un'altra equivalente, in base alla piattaforma.

RedHat

Contiene il punto di partenza della distribuzione destinata alla piattaforma PC. Quando sono stati preparati i dischetti di avvio ed è stato predisposto lo spazio necessario per la/le partizione/i Linux, è sufficiente quanto qui contenuto.

RPMS

Contiene i pacchetti PRM degli eseguibili compilati per la piattaforma i386.

base

Contiene alcuni file utilizzati dalla procedura di installazione.

dosutils

Contiene alcuni programmi Dos utili per preparare i dischetti di avvio a partire dalle immagini e per sistemare le partizioni dei dischi.

images

Contiene i file-immagine dei dischetti di avvio per l'installazione. Dovrebbero essere solo due.

SRPMS

Contiene i pacchetti RPM dei sorgenti. Questi file non sono necessari per l'installazione.

updates

Contiene gli aggiornamenti alla versione corrente. Si suddivide in funzione della piattaforma.

5.2 Dischetti di avvio

Con la distribuzione RedHat si devono preparare due dischetti per avviare il sistema la prima volta quando si vuole installare Linux nel disco fisso e quando si hanno dei problemi (gravi) da risolvere in una precedente installazione.

Solitamente sono solo due: il dischetto di boot che viene usato per primo ed è sufficiente da solo per i tipi più comuni di installazione, e il dischetto supplementare che viene chiesto dalla procedura di installazione in occasioni particolari.

I dischetti si preparano a partire dai file-immagine. Se si ha a disposizione un sistema operativo Dos si può utilizzare il programma RAWRITE.EXE nel modo seguente.

RAWRITE <file-immagine> A:

Se invece si dispone già di un sistema Linux, si può utilizzare semplicemente il programma cp nel modo seguente (bisogna operare come utente root).

cp <file-immagine> /dev/fd0

5.3 Fonte della distribuzione

L'installazione può avvenire a partire da diverse fonti. Le directory .../RedHat/RPMS/ e .../RedHat/base/ possono risiedere in uno dei posti seguenti.

CD-ROM

È la situazione più comune, quando si acquista un CD-ROM o una pubblicazione contenente un CD-ROM.

Disco fisso

Quando si scarica la distribuzione Linux da Internet o quando si hanno difficoltà inizialmente con il lettore di CD-ROM. Può trattarsi di una partizione Linux (ext2) o Dos.

<!>   In quest'ultimo caso si pongono dei problemi. I CD-ROM utilizzati per Linux, quando contengono nomi di file che vanno oltre la dimensione tradizionale ``8.3'', utilizzano le estensioni Rockridge che però non risultano comprensibili ai sistemi Dos o MS-Windows. Copiando un CD-ROM di questo tipo attraverso il Dos si ottiene la riproduzione corretta dei file, ma i nomi risultano troncati in qualche modo. Il programma di installazione dovrebbe essere ugualmente in grado di riconoscere questi nomi, ma a volte il meccanismo non funziona.

Directory condivisa in rete attraverso il protocollo NFS

È possibile installare la distribuzione partendo da una directory condivisa in rete con il protocollo NFS. Si può accedere indicando l'indirizzo IP del computer in cui risiede, o il nome se si dispone di un DNS server (del quale occorre però conoscere l'indirizzo IP).

Directory condivisa in rete attraverso il protocollo FTP

Funziona quasi come nel caso del protocollo NFS.

Directory condivisa in rete attraverso il protocollo SMB

Se nella rete locale si dispone di un computer con Windows NT o Windows 95 lo si può usare come fonte della installazione (potrebbe essere il computer che dispone del lettore CD-ROM). In tal caso si utilizza il protocollo SMB.

<!>   Valgono le stesse considerazioni fatte sopra sui problemi di lettura dei nomi lunghi di un CD-ROM Linux da parte di MS-Windows.

PCMCIA

Se si dispone di un computer portatile è molto probabile che si usi una interfaccia PCMCIA per connettere il lettore CD-ROM, una unità SCSI o per avere accesso alla rete.

5.4 Documentazione originale

La documentazione originale è raggiungibile presso l'indirizzo seguente.

http://www.redhat.com/support/docs/

 

1997.10.26 - Scritto da Daniele Giacomini   daniele@calion.com   (vedi copyright: Appunti Linux).


Capitolo successivo Capitolo precedente Indice