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45. Hardware di rete

Quando si vuole connettere il proprio computer ad altri per formare una rete locale, si utilizzano normalmente delle schede di rete, una per computer, connesse in qualche modo tra loro.

45.1 Nomi di interfaccia

A differenza degli altri tipi di periferiche che vengono identificate ognuna attraverso un particolare file di dispositivo (/dev/), per le interfaccie di rete si usano dei nomi di interfaccia che nulla hanno a che vedere con la directory /dev/.

Come nel caso dei nomi di dispositivo, quando ci possono essere più interfaccie dello stesso tipo, si utilizza un numero alla fine del nome. Per esempio, eth0 è la prima interfaccia Ethernet. Dipende dal kernel l'assegnazione di questo numero, quindi, quando si ha la necessità di attribuire un numero particolare si devono usare delle opportune istruzioni da inviare al kernel nel momento dell'avvio.

La tabella (seguente) elenca alcuni nomi di interfaccia di rete.


Nome Descrizione
lo Interfaccia di loopback, di solito si tratta dell'indirizzo 127.0.0.1.
ethn La n-esima scheda Ethernet.
pppn La n-esima interfaccia PPP.
plipn La n-esima porta parallela utilizzata per le connessioni PLIP.
Alcuni nomi delle interfaccie di rete.

45.2 Schede Ethernet

Da molti anni ormai, le schede Ethernet sono quelle più utilizzate per la realizzazione di reti locali. A seconda del particolare tipo di scheda, si possono effettuare delle connessioni di tipo diverso:

Di questi, i più usati sono gli ultimi due e in particolare il secondo è il più economico. Infatti, l'uso della piattina telefonica richiede poi la presenza di concentratori (HUB).

La connessione del tipo thin richiede, attraverso un connettore BNC, l'utilizzo di un cavo coassiale con impedenza da 50 Ohm (di solito si tratta del noto cavo RG-58) che viene usato per connettere ogni scheda attraverso un connettore a ``T'' e può raggiungere una lunghezza massima di 180 metri circa. Alla fine di entrambi i capi di questo cavo, si deve inserire un terminatore resistivo (non induttivo) da 50 Ohm. L'unico svantaggio di questo tipo di collegamento è che durante il funzionamento della rete, il cavo non può essere interrotto.

La connessione del tipo a piattina telefonica è anche detto UTP, Unsheilded Twisted Pair e utilizza un connettore RJ-45. Per il collegamento in rete attraverso questo tipo di connessione, c'è bisogno di un concentratore/ripetitore (HUB) che solitamente mette a disposizione una uscita BNC per il collegamento con una rete thin.

Prima di decidere di utilizzare un HUB occorre tenere presente che questo non può immettere da solo un gruppo di schede in rete: deve essere di fatto connesso immediatamente a un server o a un router. Infatti, se si fa diversamente, si rischia di non riuscire ad accedere da fuori ai diversi computer connessi al concentratore (mentre tra loro, questi computer riescono a comunicare). Di conseguenza, la scelta ``obbligata'' per un principiante è quella della connessione Ethernet thin attraverso un cavo coassiale passante per ogni scheda.

10base...

A seconda del tipo di connessione prescelto per la rete Ethernet, si hanno delle limitazioni sulla lunghezza massima del cavo utilizzato. Una connessione thick può essere fatta su un cavo lungo al massimo 500 metri, mentre una connessione thin permette l'utilizzo al massimo di 200 metri.

In base a questi limiti, per distinguere il tipo di connessione si utilizzano i nomi 10base-2 per la connessione thin e 10base-5 per la connessione thick. Nel caso di connessione attraverso la piattina telefonica, si utilizza il nome 10base-T.

La definizione ``10base'' fa riferimento alla velocità massima di comunicazione: 10Mbps.


Ethernet Velocità Connessione Distanza Descrizione
10base-5 10Mbps thick < 500 m Richiede il vampire tap.
10base-2 10Mbps thin < 200 m Cavo passante con connettore a ``T''.
10base-T 10Mbps piattina telefonica -- Richiede un concentratore/ripetitore (HUB).
Caratteristiche delle schede Ethernet.

NE2000

La scheda Ethernet più diffusa in assoluto, a causa del rapporto ottimale tra qualità e prezzo, è la NE2000 insieme a tutti i suoi cloni.

Si tratta di una scheda ISA a 16 bit

ISA sta per Industry Standard Architecture e si riferisce al BUS utilizzato dai primi PC.
e richiede che le sia riservato un indirizzo IRQ e un indirizzo di I/O. Ciò a differenza di altre schede che richiedono anche una zona di memoria.

La configurazione predefinita tradizionale di una NE2000 è IRQ 3 e I/O 0x300 che però la mette in conflitto con la seconda porta seriale a causa dell'indirizzo IRQ. Diventa quindi necessario cambiare questa impostazione attraverso lo spostamento di ponticelli sulla scheda, o l'uso di un programma di configurazione, di solito in Dos.

Il kernel deve essere stato predisposto per l'utilizzo di questo tipo di schede e durante l'avvio è normalmente in grado di identificare la presenza. La presenza di una scheda NE2000 viene verificata in base alla scansione di alcuni indirizzi I/O e precisamente: 0x300, 0x280, 0x320 e 0x340.

In passato veniva fatta anche la scansione dell'indirizzo 0x360, ma l'utilizzo di questo, dal momento che poi si estende fino a 0x37f, porterebbe la scheda di rete in conflitto con la porta parallela standard che di solito si trova nella posizione 0x378.
Se la scheda è stata configurata al di fuori di questi valori, non può essere identificata, a meno di non utilizzare una istruzione apposita da inviare al kernel in fase di boot, solitamente attraverso una riga append nel file /etc/lilo.conf.

<!>   Alcuni kernel multiuso preparati per le distribuzioni Linux, come quelli utilizzati dai dischetti di installazione o di emergenza, sono in grado di accettare una sola scheda nell'indirizzo standard 0x300.

Quando si vogliono utilizzare più schede nello stesso computer è necessario informare il kernel attraverso un parametro composto nel modo seguente.

ether=<irq>,<indirizzo-I/O>,<nome>

---------

irq

Rappresenta il numero decimale di IRQ.

indirizzo-I/O

Rappresenta l'indirizzo di I/O di partenza da utilizzare, espresso in esadecimale.

nome

Rappresenta il nome da abbinare alla interfaccia. Trattandosi di schede Ethernet, il nome è composto nel modo seguente.

ethn

Dove n rappresenta un numero a partire da zero.

---------

Per esempio, se si installano due schede configurate rispettivamente come IRQ 11, I/O 0x300 e IRQ 12, I/O 0x320, si potrà utilizzare il file /etc/lilo.conf predisposto come nell'estratto seguente.

...
image=/boot/vmlinuz
        ...
        append="ether=11,0x300,eth0 ether=12,0x320,eth1"
        ...

Per controllare se le schede installate sono rilevate correttamente dal kernel basta leggere i messaggi iniziali, per esempio attraverso dmesg.

Ci sono comunque molte altre possibilità di configurazione e per questo conviene leggere Linux Ethernet-HOWTO.

45.3 PLIP

Due computer possono essere connessi utilizzando le porte parallele. Si ottiene in questi casi una connessione PLIP. La gestione della comunicazione PLIP avviene direttamente nel kernel e per questo, è necessario che sia stato compilato opportunamente per ottenere questa funzionalità.

<!>   Non è possibile utilizzare un kernel che gestisca simultaneamente la stampa e la connessione PLIP. Eventualmente, si devono utilizzare dei moduli.

Le porte parallele possono essere fondamentalmente di due tipi: quelle tradizionali e quelle bidirezionali. Per questa ragione possono essere utilizzati due tipi di cavo, ma quello adatto alle porte normali può funzionare anche con le porte bidirezionali.

<!>   L'utilizzo del cavo bidirezionale porta qualche rischio in più di danneggiamento delle porte parallele.

Lo schema dei cavi per la connessione PLIP è descritto in appendice, nelle tabelle (tabella) e (tabella). Eventualmente si può anche leggere il contenuto del file /usr/src/linux/drivers/net/README1.PLIP che è fornito insieme al kernel.

45.4 Riferimenti

 

1997.10.26 - Scritto da Daniele Giacomini   daniele@calion.com   (vedi copyright: Appunti Linux).


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